“Il concetto di paesaggio contiene infiniti elementi e molti dei problemi che oggi ci affliggono: mutamenti climatici, degrado ambientale e inquinamento, appartenenza e alienazione sociale, apertura e chiusura dei confini, post-colonialismo, scenari di migrazione e di guerra. È eredità e memoria dei luoghi. Il rapporto tra l’umano e il suo ambiente non è mai ‘neutrale’ né unidirezionale (qualunque sia la direzione). Ogni volta che entriamo nel paesaggio lo lavoriamo, e lui lavora noi: individui, comunità, nazioni. È un concetto in costante tensione e lavora alla base della storia e della politica, delle relazioni sociali e delle rappresentazioni culturali. Gioca sui confini e mescola i territori. E anche se il muro può tagliare il paesaggio, come vorrebbe Trump, il paesaggio è più forte del muro e lo circonderà. I muri separano ma sono destinati a crollare.”
Mindscapes. Psiche nel paesaggio. Vittorio Lingiardi
©Chiara Ferrin