Topping involves structural and existential damage to the tree. The tree can no longer be a tree, it becomes a stump. An unstable stump, because its balance has been severely compromised. Sooner or later, but long before it would have happened in a life without a saw, that tree will fall. There are countless situations in which trees are pollarded, mainly by garden owners. Privileged owners of gardens convinced that pruning trees means preventing them from producing fruit, making leaves, dirtying Palladian trees. But it’s not just private individuals, public administrations around the world have discovered that topping trees reduces the maintenance costs of public green spaces. The more you cut today, the less you will cut tomorrow.
All this seasoned with erroneous beliefs born of pure optical illusion: the tree reacts to torture with an attack of vitality and in the first spring it will explode in a large hat of leaves. But it is pure illusion, because the tree will grow weaker and weaker. And with every further human intervention it will be increasingly hard for it to survive.
Sacred Bones is the second phase of the research initially focused on “Giardini Privati/Private Gardens“: like an x-ray plate, the black and white of the negative serves to isolate the tree from the context, without aesthetic trappings, without lyrical interpretations, so that only the fractured bone remains.
È ormai consuetudine incontrare alberi privati delle ramificazioni naturali, stilizzati monumenti alla nostra idea deforme di natura, irreversibilmente violata nella sua sacralità.
Questa pratica è denominata capitozzatura.
La capitozzatura comporta all’albero danni strutturali ed esistenziali. L’albero non può più essere albero, diventa moncone. Un moncone instabile, perché il suo equilibrio è stato gravemente compromesso. Presto o tardi, ma molto prima di quando sarebbe accaduto in una vita senza sega, quell’albero cadrà. Innumerevoli le situazioni in cui gli alberi vengono capitozzati, principalmente dai proprietari di giardini. Privilegiati possessori di giardini convinti che potare gli alberi significhi impedire loro di fare frutti, fare foglie, sporcare palladiane. Ma non sono solo i privati, le amministrazioni pubbliche di tutto il mondo hanno scoperto che capitozzare gli alberi riduce le spese di manutenzione del verde pubblico. Più tagli oggi e meno taglierai domani.
Tutto questo condito da convinzioni errate nate da pura illusione ottica: l’albero reagisce alla tortura con un attacco di vitalità e alla prima primavera esploderà in un grande cappello di foglie. Ma è pura illusione, perché l’albero si indebolirà sempre più. E ad ogni nuovo intervento umano per lui sarà sempre più difficile sopravvivere.
Ossa Sacre rappresenta la seconda fase della ricerca inizialmente focalizzata sui “Giardini Privati”: come una lastra a raggi x, il bianco e nero del negativo serve a isolare l’albero dal contesto, senza orpelli estetici, senza interpretazioni liriche, in modo che ne resti solo l’ossatura fratturata.
Chiara Ferrin, 2023